I videogiochi in Italia valgono 2,4 miliardi di euro, giocatori sempre più adulti: 8 utenti su 10 sono maggiorenni
Iidea pubblica anche il nuovo report annuale sull'andamento dei videogiochi e del settore videoludico in Italia nella giornata dedicata al Made in Italy
I videogiochi in Italia hanno un giro d’affari di 2,4 miliardi di euro. È quanto emerge dall’ultimo rapporto annuale dedicato al gaming in Italia “I videogiochi in Italia nel 2024. Mercato, consumatori, industria” presentato da Iidea – l’Associazione che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia – nel corso della Giornata Nazionale del Made in Italy, presso il ministero della Cultura. Numeri molto significativi e importanti, che danno segnali positivi sull’andamento del settore videoludico in Italia, e non solo per ciò che concerne hardware e software: sale, infatti, il numero delle imprese videoludiche nazionali, che rispetto a due anni fa sono 200 in totale (+25%), ma cresce anche il numero di addetti ai lavori che toccano quota 2800 (+17%), così come quello del fatturato delle imprese italiane, che sfiora un +36%.
«Il nostro Rapporto Annuale per il 2024 dimostra chiaramente quanto il videogioco sia ormai una delle forme di intrattenimento più amate dagli italiani, con un'industria che continua a crescere e a innovare anche a livello nazionale – dichiara Thalita Malagò, Direttore Generale di Iidea - Guardando al futuro, il nostro settore chiede ai decisori politici italiani di riconoscere il videogioco come un comparto con esigenze e caratteristiche specifiche. Questo riconoscimento è cruciale per liberare il potenziale di crescita ancora inespresso, contribuendo in modo decisivo a uno sviluppo più sostenibile del Paese e alla sua transizione digitale e tecnologica».
Ottime performance per i software videoludici, calano le console
In un momento storico piuttosto complesso per ciò che riguarda il comparto hardware, dove si vendono sempre meno console (nel 2024, c’è stata una contrazione pari al 18% rispetto alla rilevazione precedente, attestandosi sui 548 milioni di euro), a dare respiro all’industria videoludica in Italia è soprattutto il lato software. Nel 2024, infatti, il comparto ha raggiunto cifre pari a 1,8 miliardi di euro, con un aumento dell’11% rispetto all’anno precedente. A dare grande impulso alle vendite è il segmento app con una crescita pari al16% (con un valore di 903 milioni di euro), ma anche il comparto digitale con un aumento del 20% rispetto al 2023 (con un valore di 715 milioni di euro). Calano le vendite di software in formato fisico (-24%), ma i giochi pacchettizzati restano comunque amati dai videogiocatori italiani. Meno performanti, lo dicevamo, sono gli hardware: secondo la rilevazione condotta da Iidea, le ragioni di questo calo sono da rintracciarsi in un anno con particolare difficoltà di approvvigionamento delle piattaforme, ma per cui ci si prospetta un futuro decisamente più roseo per il 2025, anche grazie alla spinta offerta dal lancio della nuova Nintendo Switch 2 (leggi qui l’approfondimento).
Tablet e smartphone restano i preferiti per giocare
A fronte di un decisivo calo in termini di vendita di hardware, soprattutto per ciò che riguarda le console, la rilevazione di Iidea illustra quanto i dispositivi mobile (smartphone e tablet) restano le piattaforme preferite dagli italiani per videogiocare. In base ai dati, si rileva che il pubblico si attesta attorno ai 10,4 milioni di utenti, con una crescita pari al 12%. Nonostante le vendite rallentate, le ottime performance dei software hanno contribuito a far crescere il pubblico dei possessori di console (+ 11,5%, con 6,2 milioni di giocatori), mentre è più lieve l’incremento dell’audience PC (+5% con 4,8 milioni di utenti).
14 milioni di giocatori in Italia, +14% di videogiocatrici
Ottime notizie anche per il pubblico di videogiocatori in Italia, che secondo il report diffuso in queste ore si attesta attorno ai 14 milioni, che corrisponde al 33% della popolazione italiana compresa tra i 6 e i 64 anni; numeri in aumento rispetto al 2023, con una crescita pari all’8%. Si alza l’età media dei giocatori, che si attesta attorno ai 31 anni di età: l’incidenza maggiore, infatti, si riscontra nelle fasce d’età 15-24 anni e 45-64 anni, per cui 8 giocatori su 10 sono maggiorenni. Aumenta anche il numero delle videogiocatrici: a quota 5,7 milioni, le appassionate di gaming hanno assistito ad un incremento del 14% rispetto al 2023, mentre gli uomini salgono del 2,5%, arrivando a 8,2 milioni di persone. Rispetto alle ore trascorse in compagnia del medium videoludico, sono 9,6 milioni gli italiani che hanno dedicato almeno un’ora a settimana ai videogiochi nel 2024, mentre 2,4 milioni giocano meno frequentemente e 2,1 milioni almeno una volta all’anno. C’è un recupero rispetto al tempo medio di gioco settimanale rilevato nei report degli ultimi anni: nel 2024, infatti, si attesta a 7,49 ore, in crescita rispetto alle 6,53 ore del 2023.
In netta crescita l’industria italiana dei videogiochi
Ottimi risultati anche per il settore videoludico nazionale, con trend di crescita molto positivi sia in termini di fatturato sia di occupazione. Se, infatti, oggi il fatturato stimato è compreso tra 180 e i 200 milioni di euro (con una crescita pari al 36% rispetto alla precedente rilevazione avvenuta nel 2022), per quanto riguarda le imprese italiane che operano nel settore hanno superato quota 200 – solo nel 2012 si contavano 48 operatori e circa 20 milioni di euro di fatturato. Si rilevano anche aumenti in termini di addetti ai lavori: se nel 2022 erano 2400, attualmente l’industria videoludica italiana conta 2800 operatori con un aumento del 17%.
Rispetto alla conformazione delle imprese, c’è una maggiore presenza di aziende con più di 6 dipendenti (75% del totale), a conferma di un progressivo consolidamento delle strutture aziendali. L’età media degli addetti è compresa nella fascia 25-35 anni, con l’80% della forza lavoro sotto i 36 anni. Le donne rappresentano il 23% degli occupati, con una maggiore presenza nei settori del supporto (36%), art (34%) e management (24%). Sempre più imprese collettive (66%), mentre i numeri relativi ai liberi professionisti è in diminuzione (19%), così come le imprese individuali (13%) Il 45% delle realtà censite è attivo nel settore da più di sette anni, mentre il 21% opera da 1 a 3 anni.
Il PC rimane la piattaforma principale di pubblicazione dei videogiochi Made in Italy (86%), seguito dalle console (44%) e dal mobile (37%). La prima fonte di finanziamento degli studi di sviluppo italiani è ancora in larga parte l'autofinanziamento (88%). Tuttavia, si registra supporto crescente da parte dei publisher (38%) e un’incidenza maggiore delle misure pubbliche di sostegno al settore (32%). L'accesso ad investimenti privati e venture capital rimane invece piuttosto limitato.
Oltre 80 nuovi videogiochi italiani in arrivo nei prossimi 2 anni
Segnali positivi anche dal fronte software nazionale. A quanto indicato nel report sui videogiochi in Italia, infatti, è prevista la release di oltre 80 nuovi titoli, di cui 62 rappresentano nuove proprietà intellettuali, dimostrando che il settore creativo e videoludico nazionale vanta una spinta propulsiva senza precedenti. Inoltre, l’operato nazionale è sempre più orientato al mercato estero e interazionale: la distribuzione verso l’Italia (seppur in crescita dal 7% al 12% rispetto alla precedente rilevazione) rimane contenuta. L'Europa rappresenta il principale mercato (42%), seguito da Nord America (37%), Asia (9%) e Medio Oriente e Africa (5%) mantengono quote più contenute, seppur in lieve crescita rispetto al 2023.